Lucchetti alle saracinesche dell'ex Oviesse, insorgono gli occupanti

TERAMO – Torna a riaccendersi la protesta degli occupanti dei locali dell’ex Oviesse di corso San Giorgio. Il motivo è nella comparsa sulle saracinesche degli ingressi anteriore e laterali, di alcuni lucchetti, apposti dai vigili urbani con l’intervento di alcuni dipendenti dell’ufficio tecnico del comune. Gli occupanti definiscono l’atto «un segnale che denota una forte restrizione nei confronti dei ‘riabitanti’, un’azione autoritaria che conferma la totale mancanza di volontà di dialogo dell’amministrazione comunale con uno spazio che ha fatto dell’arte e della cultura la sua bandiera e che sta avvicinando sempre più cittadini convinti della bontà del nostro progetto, come testimoniano le centinaia di firme raccolte in questi giorni di attività». Secondo gli occupanti, «questa azione mette in grave rischio la sicurezza di chi ‘riabita’ e di tutti i cittadini che quotidianamente partecipano, contribuiscono e vivono le attività proposte». Critiche vengono rivolte al sindaco Brucchi, al quale si chiede se «ha veramente a cuore la sicurezza dei propri cittadini o vuole solamente mostrare i muscoli per nascondere la debolezza della propria posizione sempre più distante dal sentire della città».

La replica: «Lo ha deciso la questura». Non si fa attendere la replica dell’amministrazione comunale. Il sindaco Brucchi ha tenuto a precisare che  l’iniziativa dei lucchetti, benchè eseguita dai vigili urbani, è stata adottata dalla questura, in considerazione del fatto che di recente non era più gestibile l’afflusso da e per i locali, continuando l’afflusso inconsiderato di persone estranee oltre agli occupanti. A quanto è stato possibile verificare direttamente, i lucchetti sono stati apposti alle due saracinesche principali ma resta libera e accessibile l’ingresso laterale su via Rozzi, quello utilizzato dagli occupanti fin dal primo giorno del blitz.

Teramo Vivi Città: «Un grazie alla questura». Ricordando che nei giorni scorsi l’Associazione Teramo Vivi Città aveva presentato un espposto denuncia per chiedere un intervento per la sicurezza dei cittadini, il presidente Marcello Olivieri interviene oggi per esprimere soddisfazione per la presenza dei lucchetti e ringraziando la questura: «Gli occupanti abusivi – ha scritto in una nota -, invitavano anziani, donne e bambini ad entrare in una costruzione dove non ci sono i sistemi di sicurezza per l’impianto elettrico, il servizio antincendio e le porte antipanico. Un comportamento scriteriato che esponeva a dei pericoli i cittadini che in buona fede accettavano l’invito ad entrare nei locali».